Pagina:Pirandello - Maschere nude, Volume I - Verona, Mondadori, 1965.djvu/542

528 maschere nude

ci vivo; mi ci sento proprio, fino ad avvertire... sa quel particolare alito che cova in ogni casa? nella sua, nella mia. — Ma nella nostra, noi, non l’avvertiamo piú, perché è l’alito stesso della nostra vita, mi spiego? Eh, vedo che lei dice di sí...

L’Avventore. Sí, perché... dico, deve essere un bel piacere codesto che lei prova, immaginando tante cose...

L’uomo dal fiore (con fastidio, dopo averci pensato un po'). Piacere? Io?

L’Avventore. Già... mi figuro...

L’uomo dal fiore. Mi dica un po’. È stato mai a consulto da qualche medico bravo?

L’Avventore. Io no, perché? Non sono mica malato!

L’uomo dal fiore. Non s’allarmi! Glielo domando per sapere se ha mai veduto in casa di questi medici bravi la sala dove i clienti stanno ad aspettare il loro turno per essere visitati.

L’Avventore. Ah, sí. Mi toccò una volta d’accompagnare una mia figliuola che soffriva di nervi.

L’uomo dal fiore. Bene. Non voglio sapere. Dico, quelle sale...

Pausa.

Ci ha fatto attenzione? Divano di stoffa scura, di foggia antica... quelle seggiole imbottite, spesso scompagne... quelle poltroncine... E roba comprata di combinazione, roba di rivendita, messa lí per i clienti; non appartiene mica alla casa. Il signor dottore ha per sé, per le amiche della sua signora, un ben altro salotto, ricco, bello. Chi sa come striderebbe qualche seggiola, qualche poltroncina di quel salotto portata qua nella sala dei clienti a cui basta questo arredo cosí, alla buona, decente, sobrio. Vorrei sapere se lei, quando andò con la sua figliuola, guardò attentamente la poltrona o la seggiola su cui stette seduto, aspettando.

L’Avventore. Io no, veramente...

L’uomo dal fiore. Eh già; perché non era malato...

Pausa.

Ma neanche i malati spesso ci badano, compresi come sono del loro male.

Pausa.