![]() |
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. | ![]() |
la vita che ti diedi | 495 |
Donna Fiorina. E se il marito ritornasse all’improvviso e non la trovasse?
Donn’Anna. Avrà lasciato alla madre qualche scusa da dare al marito, di questa sua corsa qua di pochi giorni. La madre ha ancora le sue terre a Cortona.
Donna Fiorina. Ma com’ha potuto pensare, io dico, di venire a trovarlo qua, sotto i tuoi occhi?
Donn’Anna. Qua? Ma che dici? Qua la condurrò io. Lei gli ha scritto di trovarsi ad aspettarla alla stazione.
Donna Fiorina. E ci troverà te, invece? E come le dirai?
Donn’Anna. Le dirò... le dirò, prima, di venire con me. Non le potrò mica dare la notizia lí alla stazione, davanti a tutti.
Donna Fiorina. Ma come resterà lei, alla tua presenza? Che penserà, non trovando lui?
Donn’Anna. Penserà che non c’è, perché è partito. E che ha mandato me per farglielo sapere. — Ecco: dapprima, le dirò cosí... — o in qualche altro modo.
Donna Fiorina. Ma poi qua, almeno, le dirai tutto? tutto?
Donn’Anna. Dopo che la avrò persuasa a seguirmi, sí.
Donna Fiorina. E perché allora prepari queste piante?
Donn’Anna. Perché ancora lei non lo saprà, arrivando! È lui! è lui! Non sono io! — Per carità non farmi parlare! Lei arriva, e ci vogliono queste piante!
Vedendo rientrare Giovanni con l’altro vaso:
Giovanni (dopo aver posato il vaso). Questa è la piú bella di tutte.
Donn’Anna. Abbiamo scelte le piú belle, sí. E ora di’, di’ che tengano pronta la vettura.
Giovanni. È già pronta, signora. In dieci minuti lei sarà alla stazione.
Donn’Anna. Bene bene. Puoi andare.
Giovanni riandrà via per l’uscio in fondo. Donn’Anna in preda come sarà alla sua crescente impazienza, si farà presso l’uscio a destra a chiamare:
Donna Fiorina. Ma come? Lí, Anna?