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458 | maschere nude |
Sara. E la prova è che l’hai condotta qua e stai facendo di tutto per trattenerla.
Sirio. Appunto: hai da ridirci?
Sara. Accòmodati, se sei contento! Dopo tutto è tua moglie; e t’ha trattato bene!
Jonella. Ma, dico, se non può servirti per ora, e tu hai bisogno della modella: m’avete fatta venire fin qua...
Irrompe Tuda, seguita da Giuncano. È scapigliata, col viso scavato, gli occhi duri, quasi invetrati.
Tuda. Sí, brava, tu Jonè: sèrvilo tu!
A Sirio:
Sirio. Ma no!
Jonella (contemporaneamente). Che c’entra! Io...
Tuda (contemporaneamente). Ma sí! ma sí!
Sirio. Non è possibile!
Jonella (contemporaneamente). L’ho detto, perché lui...
Tuda (a Giuncano). Andiamo! andiamo!
Sirio (con forza). Non è possibile, perdio, ti dico, ch’io mi metta ora a lavorare con un’altra!
Sara (a Tuda). E vi potete calmare: so ch’è venuto lui a cercarvi!
Tuda. Sí, lui: e diglielo, dove: e se mi tenevo nascosta, sapendo che mi cercavi; dille chi mi fece la spia; e se ora t’ho seguito per restare. Non voglio restare!
Sirio. Tu resterai.
Tuda. No.
A Giuncano:
Sirio. Ma se m’hai promesso —
Tuda. — sí — che tornerò —
Sirio. — no — che saresti rimasta qua, m’hai promesso —
Tuda. — no, no! —
Sirio. — ma sí, dopo avere parlato con lui,
indica Giuncano