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Donna Matilde. Ma statevi zitto! Chi pensa piú all’abito, se lui è veramente guarito?

Enrico IV. Guarito, sí! Sono guarito?

A Belcredi:

Ah, ma non per farla finita cosí subito, come tu credi!

Lo investe.

Lo sai che da venti anni nessuno ha mai osato comparirmi davanti qua, come te e codesto signore?

indica il Dottore.

Belcredi. Ma sí, lo so! E difatti anch’io, questa mattina, ti comparvi davanti vestito...

Enrico IV. Da monaco, già!

Belcredi. E tu mi prendesti per Pietro Damiani! E non ho mica riso, credendo appunto...

Enrico IV. Che fossi pazzo! Ti viene di ridere, vedendo lei cosí, ora che sono guarito? Eppure potresti pensare che, ai miei occhi, il suo aspetto, ora

s’interrompe con uno scatto di sdegno.

Ah!

E subito si rivolge al Dottore:

Voi siete un medico?

Dottore. Io, sí...

Enrico IV. E l’avete parata voi da Marchesa di Toscana anche lei? Sapete, dottore, che avete rischiato di rifarmi per un momento la notte nel cervello? Perdio, far parlare i ritratti, farli balzare vivi dalle cornici...

Contempla Frida e il Di Nolli, poi guarda la Marchesa ed infine si guarda l’abito addosso.

Eh, bellissima la combinazione... Due coppie... Benissimo, benissimo, dottore: per un pazzo...

Accenna appena con la mano al Belcredi.

A lui sembra ora una carnevalata fuori di tempo, eh?

Si volta a guardarlo.