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enrico iv 385


Di Nolli. Mia madre, mia madre appunto!

Enrico IV. Ma è morta a me «vecchio e lontano», tua madre! Tu sei calato ora, fresco, di là!

Indica la nicchia da cui egli è saltato.

E che ne sai tu, se io non l’ho pianta a lungo, a lungo, in segreto, anche vestito cosí?

Donna Matilde (costernata, guardando gli altri). Ma che dice?

Dottore (impressionatissimo, osservandolo). Piano, piano, per carità!

Enrico IV. Che dico? Domandando a tutti, se non era Agnese la madre di Enrico IV!

Si volge a Frida, come se fosse lei veramente la Marchesa di Toscana.

Voi, Marchesa, dovreste saperlo, mi pare!

Frida (ancora impaurita, stringendosi di piú al Di Nolli). No, io no! io no!

Dottore. Ecco che ritorna il delirio... Piano, signori miei!

Belcredi (sdegnato). Ma che delirio, dottore! Riprende a recitare la commedia!

Enrico IV (subito). Io? Avete votato quelle due nicchie là; lui mi sta davanti da Enrico IV...

Belcredi. Ma basta ormai con codesta burla!

Enrico IV. Chi ha detto burla?

Dottore (a Belcredi, forte.) Non lo cimenti, per amor di Dio!

Belcredi (senza dargli retta, piú forte). Ma l’hanno detto loro!

Indica di nuovo i quattro giovani

Loro! Loro!

Enrico IV (voltandosi a guardarli). Voi? Avete detto burla?

Landolfo (timido, imbarazzato). No... veramente, che era guarito!

Belcredi. E dunque, basta, via!

A Donna Matilde:

Non vi pare che diventi d’una puerilità intollerabile, la vista di lui

indica il Di Nolli,

Marchesa, e la vostra, parati cosí?