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376 maschere nude


Ad Arialdo:

Ecco, tu cosí...

lo atteggia, poi a Bertoldo:

E tu cosí...

lo atteggia:

Cosí ecco...

Va a sedere anche lui.

E io, qua...

Volgendo il capo verso una delle finestre:

Si dovrebbe poter comandare alla luna un bel raggio decorativo... Giova, a noi, giova, la luna. Io per me, ne sento il bisogno, e mi ci perdo spesso a guardarla dalla mia finestra. Chi può credere, a guardarla, che lo sappia che ottocent’anni siano passati e che io, seduto alla finestra non possa essere davvero Enrico IV che guarda la luna, come un pover’uomo qualunque? Ma guardate, guardate che magnifico quadro notturno: l’Imperatore tra i suoi fidi consiglieri... Non ci provate gusto?

Landolfo (piano ad Arialdo, come per non rompere l’incanto). Eh, capisci? A sapere che non era vero...

Enrico IV. Vero, che cosa?

Landolfo (titubante, come per scusarsi). No... ecco... perché a lui

indica Bertoldo

entrato nuovo in servizio... io, appunto questa mattina, dicevo: Peccato, che cosí vestiti... e poi con tanti bei costumi, là in guardaroba... e con una sala come quella...

accenna alla sala del trono.

Enrico IV. Ebbene? Peccato, dici? Landolfo. Già... che non sapevamo...

Enrico IV. Di rappresentarla per burla, qua, questa commedia?

Landolfo. Perché credevamo che...

Arialdo (per venirgli in ajuto). Ecco... sí, che fosse sul serio!

Enrico IV. E com’è? Vi pare che non sia sul serio?