Ah! Eh! Che rivelazione? — Sono o non sono? Eh via, sí, sono pazzo!
Si fa terribile
Ma allora, perdio, inginocchiatevi! inginocchiatevi!
Li forza a inginocchiarsi tutti a uno a uno:
Vi ordino di inginocchiarvi tutti davanti a me cosí! E toccate tre volte la terra con la fronte! Giú! Tutti, davanti ai pazzi, si deve stare cosí!
Alla vista dei quattro inginocchiati si sente subito svaporare la feroce gajezza, e se ne sdegna.
Su, via, pecore, alzatevi! — M’avete obbedito? Potevate mettermi la camicia di forza... — Schiacciare uno col peso d’una parola? Ma è niente! Che è? Una mosca! — Tutta la vita è schiacciata cosí dal peso delle parole! Il peso dei morti! — Eccomi qua: potete credere sul serio che Enrico IV sia ancora vivo? Eppure, ecco, parlo e comando a voi vivi. Vi voglio cosí! — Vi sembra una burla anche questa, che seguitano a farla i morti la vita? — Sí, qua è una burla: ma uscite di qua, nel mondo vivo. Spunta il giorno. Il tempo è davanti a voi. Un’alba. Questo giorno che ci sta davanti — voi dite — lo faremo noi! — Sí? Voi? E salutatemi tutte le tradizioni! Salutatemi tutti i costumi! Mettetevi a parlare! Ripeterete tutte le parole che si sono sempre dette! Credete di vivere? Rimasticate la vita dei mortil
Si para davanti a Bertoldo, ormai istupidito.
Non capisci proprio nulla, tu, eh? — Come ti chiami?
Bertoldo. Io?... Eh... Bertoldo...
Enrico IV. Ma che Bertoldo, sciocco! Qua a quattr’occhi: come ti chiami?
Bertoldo. Ve... veramente mi... mi chiamo Fino...
Enrico IV (a un atto di richiamo e di ammonimento degli altri tre, appena accennato, voltandosi subito per farli tacere). Fino?
Bertoldo. Fino Pagliuca, sissignore.
Enrico IV (volgendosi di nuovo agli altri). Ma se vi ho sentito chiamare tra voi, tante volte!