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366 maschere nude


Belcredi. Non ti vorrà far male...

Di Nolli. Ma sarà poi l’affare d’un momento...

Frida. Già, ma là al bujo! con lui...

Di Nolli. Per un solo momento, e io ti sarò accanto e gli altri saranno tutti dietro le porte, in agguato, pronti ad accorrere. Appena si vedrà davanti tua madre, capisci? per te, la tua parte sarà finita...

Belcredi. Il mio timore, piuttosto, è un altro: che si farà un buco nell’acqua.

Di Nolli. Non cominciare! A me il rimedio pare efficacissimo!

Frida. Anche a me, anche a me! Già lo avverto in me... Sono tutta un fremito!

Belcredi. Ma i pazzi, cari miei — (non lo sanno, purtroppo!) — ma hanno questa felicità di cui non teniamo conto...

Di Nolli (interrompendo, seccato). Ma che felicità, adesso! Fa’ il piacere!

Belcredi (con forza). Non ragionano!

Di Nolli. Ma che c’entra qua il ragionamento, scusa?

Belcredi. Come! Non ti pare tutto un ragionamento che secondo noi egli dovrebbe fare, vedendo lei,

indica Frida

e vedendo sua madre? Ma lo abbiamo architettato noi tutto quanto!

Di Nolli. No, niente affatto: che ragionamento? Gli presentiamo una doppia immagine della sua stessa finzione, come ha detto il dottore!

Belcredi (con uno scatto improvviso). Senti: io non ho mai capito perché si laureino in medicina!

Di Nolli (stordito). Chi?

Belcredi. Gli alienisti.

Di Nolli. Oh bella, e in che vuoi che si laureino?

Frida. Se fanno gli alienisti!

Belcredi. Appunto! In legge, cara! Tutte chiacchiere! E chi piú sa chiacchierare, piú è bravo! «Elasticità analogica», «la sensazione della distanza del tempo!» E intanto la prima cosa che dicono è che non fanno miracoli — quando ci vorrebbe proprio un miracolo! Ma sanno che piú ti dicono che non sono taumaturghi, e piú gli altri credono