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enrico iv | 365 |
Belcredi. Bisogna fargli intendere che questa avversione non c’è piú!
Landolfo. Ecco! Benissimo!
Donna Matilde (a Landolfo). Benissimo, già!
Poi, a Belcredi
Belcredi. Ma allora, a meraviglia, cara Marchesa! Seguite, seguite la storia...
Landolfo. Ecco. Senz’altro, allora, la signora potrebbe risparmiarsi un doppio travestimento e presentarsi con Monsignore
indica il Dottore
Dottore (subito, con forza). No no! Questo no, per carità! Rovinerebbe tutto! L’impressione del confronto dev’esser subitanea, di colpo. No, no. Marchesa, andiamo, andiamo: lei si presenterà di nuovo come la duchessa Adelaide, madre dell’Imperatrice. E ci licenzieremo. Questo è soprattutto necessario: che egli sappia che ce ne siamo andati. Su, su: non perdiamo altro tempo, ché ci resta ancora tanto da preparare.
Via il Dottore, Donna Matilde e Landolfo per l’uscio di destra
Frida. Ma io comincio ad aver di nuovo una gran paura...
Di Nolli. Daccapo, Frida?
Frida. Era meglio, se lo vedevo prima...
Di Nolli. Ma credi che non ce n’è proprio di che!
Frida. Non è furioso?
Di Nolli. Ma no! È tranquillo.
Belcredi (con ironica affettazione sentimentale). Malinconico! Non hai sentito che ti ama?
Frida. Grazie tante! Giusto per questo!