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E non posso neanche piangerla, Madonna. — Mi rivolgo a voi, che dovreste aver viscere materne. Venne qua a trovarmi, dal suo convento, or’è circa un mese. Mi hanno detto che è morta.

Pausa tenuta, densa di commozione. Poi sorridendo mestissimamente

Non posso piangerla, perché se voi ora siete qua, e io cosí mostra il sajo che ha indosso, vuol dire che ho ventisei anni.

Arialdo (quasi sottovoce dolcemente per confortarlo). E che dunque ella è viva, Maestà.

Ordulfo (c. s.). Ancora nel suo convento.

Enrico IV (si volta a guardarli). Già; e posso dunque rimandare ad altro tempo il dolore.

Mostra alla Marchesa, quasi con civetteria, la tintura che si è data ai capelli:

Guardate: ancora biondo...

Poi piano; come in confidenza:

Per voi! — Io non ne avrei bisogno. Ma giova qualche segno esteriore. Termini di tempo, mi spiego, Monsignore?

Si riaccosta alla Marchesa, e osservandole i capelli:

Eh, ma vedo che... anche voi, Duchessa...

Strizza un occhio e fa un segno espressivo con la mano:

Eh, italiana...

come a dire: finta; ma senz’ombra di sdegno, anzi con maliziosa ammirazione:

Dio mi guardi dal mostrarne disgusto o meraviglia! — Velleità! — Nessuno vorrebbe riconoscere quel certo potere oscuro e fatale che assegna limiti alla volontà. Ma, dico, se si nasce e si muore! Nascere, Monsignore: voi l’avete voluto? Io no. E tra l’un caso e l’altro, indipendenti entrambi dalla nostra volontà, tante cose avvengono