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284 | maschere nude |
La signora Ignazia (con un ghigno). ecco, eh già! il cavaliere!
L’avventore del cabaret (seguitando). — è nata una lite... —
La chanteuse. — e quell’assassino... —
L’avventore del cabaret. — ha lasciato lei e s’è rivoltato contro di lui!
Verri. Dica un po’, l’hanno preso?
L’avventore del cabaret. No, è fuggito, minacciando tutti, col coltello in mano.
Nardi. Ma si sa almeno chi è?
L’avventore del cabaret (indicando la Chanteuse). Lei lo sa bene...
Sarelli. Il suo amante?
La chanteuse. Il mio carnefice! Il mio carnefice!
L’avventore del cabaret. Voleva fare un macello!
Nenė. Ma bisogna mandar subito per un medico!
Sopravviene Totina ancora mezza discinta.
Totina. Ch’è stato? ch’è stato? Oh Dio, papà? Chi l’ha ferito?
Mommina. Parla, parla, di’ almeno qualche cosa, papà!
Dorina. Perché ci guardi cosí?
Nenè. Guarda e sorride.
Totina. Ma dov’è stato? Com’è stato?
La signora Ignazia (a Totina). Al Cabaret! Eh, non vedi?
Indica la Chanteuse.
Nenè. Un medico! Un medico! Non lo lasceremo morire cosí.
Mommina. Chi corre, chi corre a chiamarlo?
Mangini. Andrei io, se non fossi cosí...
mostra la veste da camera.
Totina. Ah, già, vada, vada a prendere la sua divisa: è di là.
Nenè. Lei, Sarelli, per carità!
Sarelli. Sí sí, corro io, corro io.
Via, dal fondo, col Mangini.
Verri. Ma com’è che non dice nulla?