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questa sera si recita a soggetto | 281 |
Verri. E intanto ha fatto riprender ansa a costoro! Devo essere io l’ultimo a gridare che l’hanno a che fare con me, tutti quanti!
Mangini. Anch’io, cosí in veste da camera?
E si scoscia goffamente per mettersi in guardia:
Nenè e Dorina (ridendo e battendo le mani). Benissimo! Bravissimo!
Verri (c. s. indignato). Ma che bravissimo! Scempiaggini! Cosí si guasta tutta la scena! E non la finiamo piú.
Il dottor Hinkfuss (sorgendo dalla sua poltrona). Ma no, perché? Filava tutto cosí bene! Avanti, avanti!
Si comincia a sentir picchiare sempre piú forte, nell’interno, in fondo, come all’uscio di strada.
Mangini (scusandosi). Mi trovo in veste da camera, può anche venirmi di scherzare!
Nenè. Ma naturalmente!
Verri (sdegnoso, a Mangini). Vada a giocare alla morra lei! Non venga qua a recitare!
Mommina. Se il signor...
dirà il nome del Primo Attore
Verri. No, me ne vado io, invece, se gli altri vogliono fare a modo loro e come loro accomoda; anche a sproposito.
La signora Ignazia. Ma è venuta cosí bene e opportuna, santo cielo, quell’implorazione della signorina: «La colpa è mia, che mi sono arresa!».
Pamarici (a Verri). Oh sa, ci siamo infine anche noi!
Sarelli. Dobbiamo vivere anche noi le nostre parti!
Nardi. Vuol fare bella figura lui solo! Ognuno deve dire la sua!
Il dottor Hinkfuss (gridando). Basta! Basta! Si prosegua la scena! Mi pare che sia proprio lei adesso, signor...
il nome del Primo Attore