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278 | maschere nude |
E intona con gli altri, mentre le lagrime le grondano dagli occhi:
Sopravviene a questo punto dalcfondo Rico Verri. Resta dapprima sospeso, come se lo sbalordimento spalanchi davanti alla sua ira un precipizio; poi spicca un salto e s’avventa contro Pomàrici; lo strappa al seggiolino del pianoforte e lo scaraventa a terra, gridando:
Rico Verri. Ah, perdio! Cosí vi fate beffe di me?
Succede in prima uno sbalordimento in tutti, che si esprime con qualche sciocca esclamazione incongrua.
Nenè. Ma guarda che modi!
Dorina. È pazzo?
Poi, un parapiglia, col rialzarsi di Pomàrici che si avventa su Verri, mentre gli altri si fanno in mezzo, a dividerli e trattenerli, parlando tutti simultaneamente, in gran confusione.
Pomàrici. Mi risponderai di quello che hai fatto!
Verri (respingendolo violentemente). Non ho ancora finito!
SARELLI E Nardi. — Ci siamo anche noi!
— Ne risponderai a tutti!
Verri. A tutti, a tutti! Son buono da rompervi il grugno a quanti siete!
Totina. Chi l’ha fatto padrone in casa nostra?
Verri. Mi si manda a prendere la medicina...
La signora ignazia. ...la medicina: e poi?
Verri (indicando Mommina). — me la fate trovare mascherata cosíl
La signora Ignazia. Lei va subito via dalla mia casa!
Mommina. Io non volevo, non volevo! L’ho detto a tutti che non volevo!
Dorina. Ma guarda che s’ha da vedere! Questa stupida che si scusa!
Nenè. S’approfitta che non abbiamo un uomo in casa, che lo cacci via a pedate per come si merita!