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256 | maschere nude |
Pomàrici. Si dovrebbe pure avere qualche riguardo per le signore!
Voci, nella sala. — Taccia lei!
— È una vergogna!
— Alla porta i disturbatori!
— Cacciateli via!
— Che proprio la barcaccia degli ufficiali debba dare questo scandalo?
— Fuori! Fuori!
Signora Ignazia. Cannibali! Non è colpa nostra se siamo arrivati cosí tardi! Oh vedete se questo dev’esser considerato come un paese civile! Prima un’aggressione sulla strada, e aggredite ora anche a teatro! Cannibali!
Totina. Nel Continente si fa cosí!
Dorina. Si viene a teatro quando si vuole!
Nenè. E qua c’è gente che lo sa, come si fa e si vive nel Continente!
Voci. Basta! Basta!
Il dottor Hinkfuss (alzandosi, rivolto al palco degli attori). Sí, sí, basta! basta! Non eccedere, mi raccomando, non eccedere!
Signora Ignazia. Ma mi faccia il piacere, che eccedere! Il coraggio lo pigliamo da giú! È una persecuzione insopportabile, non vede? per un po’ di rumore che s’è fatto entrando!
Il dottor Hinkfuss. Va bene! Va bene! Ma ora basta! Tanto, l’atto è finito!
Verri. È finito? Ah, sia lodato Dio! Usciamo, usciamo!
Il dottor Hinkfuss. Benissimo, sí, uscire, uscire!
Totina. Ho una sete io!
Esce dal palco.
Nenè. Speriamo di trovare un gelato!
(C. s.)
Signora Ignazia. Via, via, usciamo presto, usciamo presto, o scoppio!
Finita la projezione, tace il grammofono. Il sipario si chiude del tutto. Il Dottor Hinkfuss sale sul palcoscenico e si rivolge al pubblico, mentre la sala si illumina.