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questa sera si recita a soggetto | 245 |
Dov’è? — Ah, eccola qua! Vieni, vieni avanti, figliuola mia disgraziata; non è tempo ancora che tu te ne stia cosí.
La Prima Attrice che farà la parte di Mommina, tirata per mano, relutta.
La prima attrice. No, mi lasci, mi lasci, signora...
Dirà il nome dell’Attrice Caratterista; poi, risolutamente, facendosi avanti al Dottor Hinkfuss:
Il primo attore. Già! Perché forse la signorina si sarà bell’e scritte e messe a memoria le parole da dire secondo questa traccia.
La prima attrice. Certo, mi sono preparata. Lei forse no?
Il primo attore. Anch’io, anch’io; ma non le parole da dire. Oh, patti chiari, signorina, intendiamoci: non s’aspetti ch’io parli come lei mi vorrà tirare a parlare secondo le battute che s’è preparate, sa? Io dirò ciò che debbo dire.
Segue a questo battibecco un borbottío di commenti simultanei tra gli attori.
— Che l’uno tirasse l’altro a dire ciò che fa comodo a lui!
— Addio recita a soggetto allora!
— Poteva scriver lei, allora, anche le parti degli altri!
Il dottor Hinkfuss (troncando i commenti). Signori miei, signori miei, parlare il meno possibile, parlare il meno possibile, già ve l’ho detto! Basta. Ora la presentazione è finita. — Piú atteggiamenti, piú atteggiamenti, e meno parole; date ascolto a me. Vi assicuro che le parole verranno da sé, spontanee, dagli atteggiamenti che assumerete secondo l’azione com’io ve l’ho tracciata. Seguite questa e non sbaglierete. Lasciatevi guidare e collocare da me, per come s’è stabilito... Su su. Ritiratevi adesso. Facciamo abbassare il sipario.