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questa sera si recita a soggetto | 229 |
Ho in questo rotoletto di poche pagine tutto quello che mi serve. Quasi niente. Una novelletta, o poco piú, appena appena qua e là dialogata da uno scrittore a voi non ignoto.
Alcuni, nella sala. Il nome! Il nome!
Uno, dalla galleria. Chi è?
Il dottor Hinkfuss. Prego, signori, prego. Non mi sono mica inteso di chiamare il pubblico a comizio. Voglio sí rispondere di quello che ho fatto; ma non posso ammettere che me ne domandiate conto durante la rappresentazione.
Il signore delle poltrone. Non è ancora cominciata.
Il dottor Hinkfuss. Sissignore, è cominciata. E chi meno ha diritto di non crederlo è proprio lei che ha preso quei rumori in principio come inizio dello spettacolo. La rappresentazione è cominciata, se io sono qua davanti a voi.
Il signore anziano, dal palco (congestionato). Io credevo per chiederci scusa dello scandalo inaudito di quei rumori. Del resto le faccio sapere che non sono venuto per ascoltare da lei una conferenza.
Il dottor Hinkfuss. Ma che conferenza! Perché osa credere e gridare cosí forte ch’io sia qua per farle ascoltare una conferenza?
Il Signore Anziano, molto indignato di quest’apostrofe, scatta in piedi ed esce bofonchiando dal palco.
Alcuni, nella sala. Ma sí, lo dica! lo dica!
Il dottor Hinkfuss. Ecco, lo dico: Pirandello.
Esclamazioni, nella sala. Uhhh...
Quello della galleria (forte, dominando le esclamazioni). E chi è? Molti, nelle poltrone, nei palchi e in platea, ridono.
Il dottor hinkfuss (ridendo un poco anche lui). Sempre quello stesso, sí; incorreggibilmente! Però, se già l’ha fatta due