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porta, quei due là... — Lor signori non hanno veduto il terzo atto.

Gli spettatori. - Ah, già! - Il terzo atto! — Che avveniva nel terzo atto? - Ci dica! Ci dica!

L’attore brillante. Eh, cose, cose, signori... E dopo... - dopo il terzo atto... cose! cose!

E cosí dicendo, andrà via.

Il direttore del teatro. Ma, signor Direttore, scusi, le pare che si possa tenere qua il pubblico a comizio?

Il capocomico. E che vuole da me? Faccia sgombrare!

L’amministratore. Tanto, lo spettacolo non può piú seguitare: gli attori se ne sono andati.

Il capocomico. E dunque, si rivolge a me? Faccia mettere un avviso: e mandi via la gente.

Il direttore del teatro. Ma sarà rimasto pubblico in teatro!

Il capocomico. E va bene! Per il pubblico rimasto in teatro, m’affaccerò io adesso dal sipario a licenziarlo con due parole!

Il direttore del teatro. Sí, sí, vada, vada allora, signor Direttore!

E mentre il Capocomico s’avvierà verso la porticina del palcoscenico:

Via, via, signori, sgombrino, sgombrino per piacere: lo

spettacolo è terminato.

Cala la tela e, appena calata, il Capocomico ne scosterà una banda per presentarsi alla ribalta.

Il capocomico. Sono dolente d’annunziare al pubblico che per gli spiacevoli incidenti accaduti alla fine del secondo atto, la rappresentazione del terzo non potrà piú aver luogo.


FINE