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206 maschere nude


Francesco. Sí! Ora che ho davanti lei —

Rocca. — per cui le ha fatto una promessa contraria? —

Francesco. — no! che viene a provocarmi fino in casa! Che cosa vuole qua da quella signora?

Prestino. Lascia!

Francesco. La insegue da jersera!

Prestino. Ma tu non puoi batterti con lui!

Francesco. Nessuno potrà dire che mi scelgo un avversario meno temibile!

Prestino. No, caro! Perché se vado io, ora, a mettermi a disposizione di Palegari in vece tua —

Il primo (gridando) — per te sarà la squalifica!

Prestino. — la squalifica!

Rocca. Ma io posso passar sopra anche alla squalifica!

Il primo. No! Perché avrebbe di fronte noi, allora, che lo abbiamo squalificato!

Prestino (a Francesco). E non troverai nessuno che ti voglia rappresentare! — Hai ancora tutto il giorno per pensarci! Io non posso piú stare qua e me ne vado!

Diego. Ma sí, ci penserà! ci penserà!

Prestino (agli altri due). Andiamo noi! andiamo via!

Via tutti e tre per il giardino in fondo.

Diego (li seguirà un po’, raccomandando). Calma, calma, signori miei! Non precipitate le cose!

Poi, rivolgendosi a Francesco:

E tu bada a quello che fai!

Francesco. Vattene al diavolo anche tu!

Investendo Rocca:

E lei, via, via! fuori di casa mia! Sono ai suoi ordini, quando e come vuole!

Apparirà a questo punto sulla soglia dell’uscio a destra Delia Morello. Appena ella scorgerà Michele Rocca cosí cangiato da quello che era, divenuto un altro, si sentirà d’improvviso caderedagli occhi, dalle mani la menzogna di cui s’è armatafinora per difendersi contro la segreta violenta passione da cuiforsennatamente fin dal primo vedersi l’uno e l’altra sono stati attratti e presi, e che han voluto mascherare davanti a se stessi