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204 | maschere nude |
lui, lui stesso, Giorgio! Cosicché mi fu facile — capiscono? — fargli la proposta in quel momento; dirgli: «— Ma se tu sai bene che si metterebbe anche con me!».
Prestino. E allora — oh perdio! — egli volle quasi sfidare sé stesso?
Rocca. Avrebbe dovuto gridarmi, farmi capire ch’era già avvelenato per sempre, e ch’era inutile ch’io mi provassi ormai a strappare i denti del veleno a quella vipera là!
Diego (scattando). Ma no, che vipera, scusi!
Rocca. Una vipera! una vipera!
Diego. Troppa ingenuità, caro signore, per una vipera! Rivolgere a lei cosí presto — subito, anzi — i denti del veleno!
Prestino. Tranne che non l’abbia fatto apposta per cagionare la morte di Giorgio Salvi!
Rocca. Forse!
Diego. E perché? Se già era riuscita nell’intento di costringerlo a sposarla! Le pare che potesse convenirle di farsi strappare i denti prima d’ottenere lo scopo?
Rocca. Ma non lo sospettava!
Diego. E che vipera, allora, via! Vuole che una vipera non sospetti? Avrebbe morso dopo, una vipera, non prima! Se ha morso prima, vuol dire che — o non era una vipera — o per Giorgio Salvi volle perdere i denti del veleno.
Rocca. Ma dunque lei crede? —
Diego. Me lo fa credere lei, scusi; che ritiene perfida quella donna! A stare a ciò che lei dice, per una perfida non è logico ciò che ha fatto! Una perfida che vuole le nozze e prima delle nozze si dà a lei cosí facilmente —
Rocca (balzando). — si dà a me? Chi le ha detto che si sia data a me? Io non l’ho avuta, non l’ho avuta! Crede ch’io abbia potuto pensare d’averla?
Diego (sbalordito, con gli altri). Ah, no?
Gli altri. E come? E allora?
Rocca. Io dovevo avere soltanto la prova, che non sarebbe mancato per lei! una prova da mostrare a lui —
Si aprirà a questo punto l’uscio a destra e apparirà, turbato e concitatissimo, Francesco Savio, che è stato di là con Delia Morello, la quale, pur di raggiungere l’intento di non farlo bat-