Pagina:Pirandello - Maschere nude, Volume I - Verona, Mondadori, 1965.djvu/210

196 maschere nude


Diego. Perché vuol battersi lui, prima di te, con Doro Palegari. Ma ora — eh già! dovrebbe battersi con te, invece — ora —

Francesco. — con me? —

Gli altri insieme. — come? come?

Diego. — eh sí! se tu sinceramente ti sei ricreduto, facendo tuoi, dunque, tutti i vituperii scagliati da Palegari contro di lui, in casa Avanzi è chiaro! — invertite le parti — Rocca ora dovrebbe schiaffeggiar te.

Francesco. Piano! piano! che diavolo dici?

Diego. Scusa: tu ti batti con Doro soltanto perché t’ha insultato, è vero? — Ora perché t’ha insultato Doro?

Il primo e l’altro (senza lasciarlo finire). — Eh già sí! è giusto! — Diego ha ragione!

Diego. Invertite le parti, tu resti a difender Delia Morello, incolpando perciò di tutto Michele Rocca.

Prestino (urtato). Ma non scherzare!

Diego. Scherzo?

A Francesco:

Per conto mio ti puoi vantare di stare dalla parte della ragione.

Francesco. E vuoi che mi batta anche con Michele Rocca?

Diego. Ah, no! L’affare allora diventerebbe veramente serio. La disperazione di questo disgraziato —

Il primo. — col cadavere del Salvi tra lui e la sorella sua fidanzata —

L'altro — il matrimonio andato a monte —

Diego. — e Delia Morello che se l’è giocato!

Francesco (con irritazione irrompente). Come, «giocato»? Ah, tu dici ora «giocato»?

Diego. Che si sia servita di lui, è innegabile —

Francesco. — perfidamente dunque — come sostenevo io prima!

Diego (con riprovazione per arrestarlo). Àh-àh-àh-àh-àh, no, senti: l’irritazione che provi per l’impiccio in cui ti sei cacciato, non deve ora farti cangiare un’altra volta!

Francesco. Ma nient’affatto! Scusa, hai detto tu stesso che è andata a confessare a Doro Palegari che avevo indovinato io, accusandola di perfidia!