Pagina:Pirandello - Maschere nude, Volume I - Verona, Mondadori, 1965.djvu/207


ciascuno a suo modo 193


meno si vede, una feritina; è cosa di cui si può esser certi: due, tre centimetri, cinque...

Prenderà un braccio a Francesco egli solleverà un poco la manica.

Ti scopri il polso. Non ci hai niente. E domattina ce l’avrai, qua, una bella feritina, che te la potrai contemplare.

Francesco. Grazie della bella consolazione!

Gli altri torneranno a ridere.

Diego (subito). E anche lui, speriamo! anche lui non bisogna essere egoisti! — Vi faccio sbalordire. Sapete che visita ha avuto Palegari dopo che tu te ne sei andato e io ti son corso dietro?

Prestino. Di Delia Morello?

L’altro. Sarà andata a ringraziarlo della difesa!

Diego. Già. Se non che conosciuta la ragione per cui tu la accusavi sai che ha fatto?

Francesco. Che ha fatto?

Diego. Ha riconosciuta giusta la tua accusa.

Francesco, Prestino e il primo (a un tempo). Ah sí? Oh bella! — E lui, Doro?

Diego. Potete figurarvi come sia rimasto.

L’altro. Non deve saper piú, ormai, perché si batte!

Francesco. No: questo lo sa! Si batte perché m’ha insultato, in tua presenza; quando io, come dicevo qua agli amici e come tu stesso hai potuto vedere, sinceramente ero andato da lui per riconoscere che aveva ragione.

Diego. E ora?

Francesco. Ora, che cosa?

Diego. Ora che sai che Delia Morello dà invece ragione a te?

Francesco. Ah, ora se lei stessa...

Diego. No, caro! no, caro! Sostieni la tua parte, perché ora piú che mai è da difendere Delia Morello! E devi difenderla proprio tu che prima l’accusavi!

Prestino. Contro lei stessa che s’accusa davanti a chi prima voleva difenderla?

Diego. Appunto, appunto per questo! La mia ammirazione per lei s’è centuplicata appena ho saputo questo!

Di scatto voltandosi a Francesco:

— Chi sei tu?