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ciascuno a suo modo | 169 |
in una spianata verde verde, vicino alla mia casetta di campagna, quand’ero bambina... —
c. s.
Farà, senza dirlo, il grido con cui la madre la chiamava:
Rivenendo a sé:
Doro. Ma codesta bontà che è in fondo a voi, nascosta; come io ho cercato di farla vedere agli altri —
Delia. — sí, sí; e ve ne sono tanto grata, sí — ma cosí complicata anch’essa — complicata — tanto che vi siete attirate l’ira, le risa di tutti per aver voluto chiarirla. Anche a me l’avete chiarita. Sí, malvista da tutti, come avete detto voi, trattata con diffidenza da tutti, là a Capri. — (Credo che ci fosse anche chi mi sospettava spia). — Ah, che scoperta vi feci, amico mio! Sapete che cosa significa «amare l’umanità»? Significa soltanto questo: «essere contenti di noi stessi». Quando uno è contento di se stesso «ama l’umanità». Pienissimo di questo amore — oh, felice! — dopo l’ultima esposizione dei suoi quadri a Napoli, doveva esser lui, quando venne a Capri —
Doro. — Giorgio Salvi? —
Delia. — per certi suoi studi di paese. Mi trovò in quello stato d’animo —
Doro. — ecco! proprio come ho detto io! Preso tutto dalla sua arte, senza piú altro sentimento.