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150 | maschere nude |
noscere se gli altri sanno qualche cosa che io non so e che potrebbe in parte modificare la mia opinione.
Il giovine sottile. Ma per quello che ne sa?
Il vecchio. Caro amico, non si sa mai tutto!
Il giovine sottile. E allora, le opinioni?
Il vecchio. Oh Dio mio, mi tengo la mia ma — ecco — fino a prova contraria!
Il giovine sottile. No, mi scusi; con l’ammettere che non si sa mai tutto, lei già presuppone che ci siano codeste prove contrarie.
Il vecchio (lo guarderà un po’, riflettendo, sorriderà e domanderà): E con questo lei vorrebbe concludere che non ho nessuna opinione?
Il giovine sottile. Perché a stare a quello che dice, nessuno potrebbe mai averne!
Il vecchio. E non le sembra già questa un’opinione?
Il giovine sottile. Sí, ma negativa!
Il vecchio. Meglio che niente, eh! meglio che niente, amico mio!
Lo prenderà sotto il braccio e s’avvierà con lui per rientrare nel salone infondo.
Pausa. Nel salone si vedranno alcune signorine offrire il tè e le paste agli invitati. Entreranno guardinghe due Giovani Signore.
La prima (con foga ansiosa). Mi ridai la vita! Mi ridai la vita! Dimmi! dimmi!
L’altra. Ma non è niente piú che una mia impressione, bada!
La prima. Se l’hai avuta, è segno che qualcosa di vero dev’esserci! — Era pallido? Sorrideva triste?
L’altra. Mi parve cosí.
La prima. Non dovevo lasciarlo partire. Ah, il cuore me lo diceva! Gli tenni la mano fino alla porta. Era già lontano d’un passo fuori della porta e ancora gli tenevo la mano. Ci eravamo baciati, lasciati, ed esse no, le nostre mani non si volevano staccare. Rientrando, caddi, come rotta dal pianto. — Ma dimmi un po’, dimmi: nessuna allusione?
L’altra. Allusione a che?
La prima. No, dico, se — cosí, parlando in generale — come tante volte si fa...