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là; per carità, si lasci condurre via; vuol fare uno scandalo? Ma lei, pallida, convulsa, fa segno di no, di no; vuol restare, vedere la commedia, fin dov’è arrivata la tracotanza dello scrittore; si porta ai denti il fazzolettino e lo lacera; si fa notare e, appena se n’accorge, vorrebbe nascondersi o inveire; ripete continuamente ai suoi amici che vuole un palco di terza fila; si terrà indietro per non farsi vedere; vadano, vadano a comprare il biglietto; promette che non darà scandalo; che andrà via, se non potrà piú reggere; un palco di terza fila; insomma, vogliono che vada lei a comprarlo?

Questa scena a soggetto, ma proprio come vera, dovrebbe cominciare qualche minuto prima dell’ora fissata per l’inizio dello spettacolo e durare, tra la sorpresa, la curiosità e fors’anche una certa apprensione degli spettatori veri che si dispongono a entrare, fino allo squillo dei campanelli nell’interno del teatro.

Intanto, contemporaneamente, gli spettatori già entrati, o che a mano a mano entreranno, troveranno nel ridotto del teatro, o nel corridojo davanti la sala, un’altra sorpresa, un altro motivo di curiosità e fors’anche d’apprensione in un’altra scena che farà colà il barone Nuti coi suoi amici.

«State tranquilli, state tranquilli: sono calmo, vedete? calmissimo. E v’assicuro che sarò più calmo, se voi ve n’andate. Attirate voi, con lo starmi cosí attorno, lo sguardo di tutti! Lasciatemi solo, e nessuno baderà piú a me. Sono infine uno spettatore come gli altri. Che volete che faccia in teatro? So che lei verrà, se non è già venuta; la voglio rivedere, rivedere soltanto; ma sí, ma sí, da lontano; non voglio altro, rassicuratevi! Insomma, volete andarvene? Non mi fate dare spettacolo qua alla gente che viene a divertirsi alle mie spalle! Voglio restar solo, come debbo dirvelo? Calmo, sí, calmo: piú calmo di cosí?»

E andrà avanti e indietro, col viso stravolto e il corpo tutt’un fremito, finché tutti gli spettatori non saranno entrati nella sala.

Tutto questo servirà a spiegare al pubblico perché sui manifesti di questa sera la Direzione del teatro ha stimato prudente fare apporre il seguente:

Nota bene. Non è possibile precisare il numero degli atti di questa commedia, se saranno due o tre, per i probabili incidenti che forse ne impediranno l’intera rappresentazione.