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138 | maschere nude |
rato da un incubo, e tutti si guarderanno negli occhi, sospesi e smarriti.
Guarderà l’orologio.
E appena gli Attori se ne saranno andati, salutandolo:
Non avrà finito di dirlo, che il teatro piomberà per un attimo nella piú fitta oscurità.
Subito, dietro il fondalino, come per uno sbaglio d’attacco, s’accenderà un riflettore verde, che proietterà, grandi e spiccate, le ombre dei Personaggi, meno il Giovinetto e la Bambina. Il Capocomico, vedendole, schizzerà via dal palcoscenico, atterrito. Contemporaneamente, si spegnerà il riflettore dietro il fondalino, e si rifarà sul palcoscenico il notturno azzurro di prima. Lentamente, dal lato destro della tela verrà prima avanti il Figlio, seguito dalla Madre con le braccia protese verso di lui; poi dal lato sinistro il Padre. Si fermeranno a metà del palcoscenico, rimanendo li come forme trasognate. Verrà fuori, ultima, da sinistra, la Figliastra che correrà verso una delle scalette; sul primo scalino si fermerà un momento a guardare gli altri tre e scoppierà in una stridula risata, precipitandosi poi giú per la scaletta; correrà attraverso il corridojo tra le poltrone; sifermerà ancora una volta e di nuovo riderà, guardando i tre rimasti lassú; scomparirà dalla sala, e ancora, dal ridotto, se ne udrà la risata. Poco dopo calerà la
TELA