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sei personaggi in cerca d’autore 117


Il capocomico (voltandosi). Che cos’è?

La figliastra (subito). Niente, niente!

Il capocomico (al Primo Attore). A lei, a lei, séguiti!

Il primo attore. «Piú d’una? E dunque, via... non dovrebbe piú esser cosí... Permette che le levi io codesto cappellino?»

Il Primo Attore dirà quest’ultima battuta con un tal tono, e la accompagnerà con una tal mossa, che la Figliastra, rimasta con le mani sulla bocca, per quanto voglia frenarsi, non riuscirà piú a contenere la risata, che le scoppierà di tra le dita irresistibilmente, fragorosa.

La prima attrice (indignata, tornandosene a posto). Ah, io non sto mica a far la buffona qua per quella lí!

Il primo attore. E neanch’io! Finiamola!

Il capocomico (alla Figliastra, urlando). La finisca! la finisca!

La figliastra. Sí, mi perdoni... mi perdoni...

Il capocomico. Lei è una maleducata! ecco quello che è! Una presuntuosa!

Il padre (cercando d’interporsi). Sissignore, è vero, è vero; ma la perdoni...

Il capocomico (risalendo sul palcoscenico). Che vuole che perdoni! È un’indecenza!

Il padre. Sissignore, ma creda, creda, che fa un effetto cosí strano

Il capocomico. ...strano? che strano? perché strano?

Il padre. Io ammiro, signore, ammiro i suoi attori: il Signore là,

indicherà il Primo Attore

la Signorina,

indicherà la Prima Attrice

ma, certamente... ecco, non sono noi...

Il capocomico. Eh sfido! Come vuole che sieno «loro», se sono gli attori?

Ilpadre. Appunto, gli attori! E fanno bene, tutti e due, le nostre parti. Ma creda che a noi pare un’altra cosa, che vorrebbe esser la stessa, e intanto non è!

Il capocomico. Ma come non è? Che cos’è allora?