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la ragione degli altri | 1245 |
lino di Dinuccia in mano; vede la stanza vuota: non grida: comprende; poi corre alla finestra e vi si trattiene a lungo a guardare, a guardare; alla fine se ne ritrae muta, come insensata; mira con gli occhi attoniti, vani, la campagna della bimba stesa sul tavolino; siede presso il tavolino; s’accorge d’avere in mano il cappellino della bimba, lo contempla e rompe in singhiozzi disperati.
TELA