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la ragione degli altri | 1225 |
Livia. Non posso dirti nulla. Ti dico soltanto: Vattene, per ora... Lasciami pensare. So quello che tu desideri...
Leonardo. Te! te! Non desidero che te, Livia! Non desidero piú altro che te!
Livia. Come? E tua figlia?
Leonardo. No, te! te, soltanto!
Livia. Lasciami... basta... no... te ne scongiuro, Leonardo! Basta.
Svincolandosi.
Leonardo. Neanche il segno del tuo perdono?
Livia. No. Addio!
Gli porge la mano.
Leonardo. Cosí?
Livia. Sí. Basta. Te ne prego... te ne prego...
Leonardo. Io non t’intendo...
Livia. Devi intenderlo. Cosí, né tu né io possiamo ora rimanere, è vero?
Leonardo. E come, allora? Dimmelo!
Livia. Chi sa! Lasciami riflettere... Addio!
Leonardo le bacia forte, a lungo, la mano; poi le chiede con gli occhi un altro bacio. Livia risolutamente:
Leonardo esce. Livia, appena sola, alza il volto raggiante; ma subito dopo, vinta dall’intensa commozione, si nasconde il volto con le mani, cade a sedere, scoppia in pianto.
TELA