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sei personaggi in cerca d’autore 105


Il padre. Eh, dico, la rappresentazione che farà - anche forzandosi col trucco a somigliarmi... - dico, con quella statura...

tutti gli Attori rideranno

difficilmente potrà essere una rappresentazione di me, com’io realmente sono. Sarà piuttosto a parte la figura sarà piuttosto com’egli interpreterà ch’io sia, com’egli mi sentirà se mi sentirà e non com’io dentro di me mi sento. E mi pare che di questo, chi sia chiamato a giudicare di noi, dovrebbe tener conto.

Il capocomico. Si dà pensiero dei giudizi della critica adesso? E io che stavo ancora a sentire! Ma lasci che dica, la critica. E noi pensiamo piuttosto a metter su la commedia, se ci riesce!

Staccandosi e guardando in giro:

Su, su! È già disposta la scena?

Agli Attori e ai Personaggi:

Si levino, si levino d’attorno! Mi lascino vedere.

Discenderà dal palcoscenico.

Non perdiamo altro tempo!

Alla Figliastra:

Le pare che la scena stia bene cosí?

La figliastra. Mah! io veramente non mi ci ritrovo.

Il capocomico. E dàlli! Non pretenderà che le si edifichi qua, tal quale, quel retrobottega che lei conosce, di Madama Pace!

Al Padre:

M’ha detto una saletta a fiorami?

Il padre. Sissignore. Bianca.

Il capocomico. Non è bianca; è a strisce; ma poco importa! Per i mobili, su per giú, mi pare che ci siamo! Quel tavolinetto, lo portino un po’ piú qua davanti!

I Servi di scena eseguiranno.

Al Trovarobe: