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tutto per bene 1165


Lori. Ma forse ci pensò lei?

Salvo. No, no!

Attenuando:

Almeno io non so. Non credo.

Lori. E allora fu quando cominciò a tempestare, che voleva riprendere la sua carriera di maestra?

Salvo (per troncare). Ma sí! ma sí!

Lori. Che un giorno non la trovai piú a casa?

Salvo. Che vai ripensando piú adesso?

Lori. Voleva fare come la madre. Andarsene. Venirsene con te. Eh, ma tu avevi la tua carriera politica...

Salvo. Smetti, ti prego!

Lori. E persuadesti la pecorella a ritornare all’ovile!

Salvo. Non so che gusto provi...

Lori. Ma mi brucia adesso a me! mi brucia adesso!

Salvo. Capisco, capisco... Ma pensa che è finito da tanto tempo! È morta...

Lori (con scatto goffo e atroce, per l’insorgere d’un bisogno di vendetta). Oh! t’odiò, t’odiò, quando ritornò a me! S’accorse che a te era piú cara la tua ambizione, e t’odiò!

Salvo. Ma sí, lo so bene...

Lori. E odiò in sé anche il frutto del tuo amore. Non voleva esser madre, non voleva, lo so. Fu la mia amante, piú che la madre di quella lí. E io, io che pur ne ero felice, ne soffrivo. Per la bambina che credevo mia, nata da quella nostra riconciliazione.

Salvo. Basta, basta ora, ti prego!

Lori. Basta? Ah no, caro. Per me comincia adesso!

Salvo. Che comincia?

Lori. Ora lo vedrai. Mi ci son voluti diciannove anni per comprendere! Ora che tutto era finito, voi dite, cosí pulitamente, come usa fra gente per bene...

Salvo. Ma scusa...

Lori. Oh lo so, gente che sa fare a modo le cose... — ora che non c’è piú niente da fare, è vero? morta da sedici anni la moglie; maritata la figliuola, — basta, eh? là c’è la porta, tanti saluti. Ah no! Ora viene la mia volta. Ho capito tutto. Vagliato tutto.

Salvo. Ma non vedi che tu farnetichi?