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tutto per bene 1153


della vostra franchezza... Me l’avete dimostrato in tutti i modi, il vostro disprezzo!...

Smarrendosi, come alienato all’improvviso da tutto:

E dove sono stato io?... Come sono stato?... Oh Dio! Ma allora non sono stato mai nella vita, io... Non m’ha tradito nessuno! Non m’ha ingannato nessuno! Io, io non ho visto... ma sí... sí... tante cose... Oh Dio! ma sí... adesso, adesso mi vengono tutte a mente...

Riafferrato dal dolore, dopo lo sbalordimento, commovendosi di tenerezza per se stesso cosí crudelmente offeso:

E io l’ho pianta, l’ho pianta sedici anni, io, quella donna!

Scoppia di nuovo a piangere.

Palma (provandosi a confortarlo). Via... via... su... pensa che...

Lori. Mi muore adesso, mi muore adesso, uccisa dal suo tradimento! Capisci che adesso non ho piú nulla, io, che regga in me? Dove sono ora? Che sto a far qui? Tu non sei mia figlia... Io lo so ora. Tu lo sapevi da un pezzo, e me lo facevi intendere da un pezzo con tutti gli altri, ch’era inutile che seguitassi a venir qui...

Palma. No... Io volevo...

Lori. Ma sfido! Hai ora tuo marito e lui tuo padre che puoi averlo qua, ora, apertamente. Perciò egli m’ha detto... Ma sí... me l’ha detto poco fa di non star piú a venire. E tu lo chiami forse papà, ora, anche davanti a tutti, è vero?

Palma. No... no...

Lori. Non per me, certo... non per un riguardo a me... Ah Dio, piú che cieco, piú che cieco... Non sono stato mai nulla, non sono piú nulla, non ho piú nulla, neanche quella morta, piú nulla!

Di nuovo sbalordito, come smemorato:

In una illusione ho vissuto senza nessun sostegno! perché voi tutti me li avete sempre tolti, tolti, perché vi parevano inutili, e mi lasciavate con scherno, con disprezzo appoggiare a quella morta per la rappresentazione esagerata della mia commedia. Ah, che cosa!