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tutto per bene | 1143 |
Salvo (non potendone più). Ma è tutto un modo di agire, il tuo, abbi pazienza, anche di fronte a me...
Lori (stupito). Il mio?
Salvo. Parliamoci chiaro, amico mio! Certe situazioni s’accettano o non s’accettano, fin da principio. Quando si sono accettate, bisogna sapersi rassegnare; risparmiarsi inutili dispiaceri e risparmiarli anche agli altri.
Lori. Ma se mi sono astenuto e m’astengo quanto piú posso dal venire...
Salvo. E ti sembra necessario?
Lori (c. s.). Che cosa? Venire?
Salvo. Certe volte, con codesta faccia che fai, mi sembra che provi gusto a sconcertarmi. Venire! Nessuno t’ha detto finora di non venire. Vieni, ma con un’aria, con un tono piú conveniente, ormai, che renda anche agli altri piú agevole il trattare con te...
Lori. Ma mi sembra che io...
Salvo. Tu l’hai presa male fin dal principio, te l’ho già detto... e non ci vedo piú rimedio ormai! Sarebbe, credi, un gran sollievo per tutti, anche per te, se tu trovassi qualche altro modo... Dico, capisci, per il rispetto di te stesso, che preme anche a me di salvare; e non da ora, tu lo sai!
Lori. Sono rimasto solo... Avevo almeno prima il conforto dell’amicizia, di cui per tanti anni tu, venendo ogni giorno a casa mia, avevi voluto onorarmi...
Salvo. Ma mi sembra naturale, scusa, dopo tutto quello che ho fatto, che ora io venga qua!
Lori. Sí, ma... almeno, dico, per l’apparenza... È troppo, via, che anche di fronte a un estraneo io debba essere accolto cosí...
Salvo. Bongiani è un amico intimo. Caro mio, bisogna valutar bene le cause, per rendersi conto degli effetti. E tu non puoi, perché non ti vedi. Ti vedo io, e t’assicuro che provochi questa reazione. Capisco, capisco che a chi non sappia nulla, debba o possa apparir troppo. Ma Bongiani sa ciò che sanno tutti; ciò che, santo Dio, sai anche tu... E perciò ti dico di smettere, di cambiare, come sono cambiate le condizioni...
Lori. E come potrei cambiare?