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tutto per bene 1129


Flavio. Abbiamo già detto cosí...

Salvo. Che saresti rimasto anche tu. Si disponevano a venire!

Palma. Pazienza, via! Licenziamoci qua!

Lori (raggelato, aprendo le braccia). Pazienza...

Palma. E allora, addio, eh?

Lo abbraccia senza effusione d’affetto.

Lori (dopo averla baciata in fronte). Addio figliuola mia. Cosí all’improvviso... Vorrei dirti tante cose; non so dirti nulla... Sii felice...

Salvo. Andiamo, su, andiamo...

Lori (a Flavio che gli porge la mano). Addio anche a te, e...

Flavio. Scusi.

Si volge a Palma.

Vai, Palma, vai a licenziarti intanto di là...

Palma. Sí, eccomi, eccomi.

Via, per l’uscio a sinistra.

Flavio (a Lori). Diceva?

Lori (freddo, triste). Niente. T’ho salutato...

Flavio. Ah, bene. L’ho salutato anch’io. Possiamo dunque andare...

Salvo. Sí, andiamo!

A Lori, prima d’uscire dall’uscio a sinistra:

Noi ci vediamo.

Via Flavio e Salvo. Il Lori resta assorto per lungo tratto nella sua gelida delusione, finché dall’uscio a sinistra non rientrano in iscena la Barbetti e Carletto, in silenzio, l’una ingrugnata e l’altro come una marionetta smontata, cascante di noja.

La Barbetti. Eh, dico... una bella fortuna maritare una figliuola con un marchese...

Carletto. Mi piace che lui, tante storie per la nostra venuta, e poi...

Lori. E poi? Sono rimasto qua, appunto per la vostra venuta!

La Barbetti. Già! Ma vostra figlia...