Pagina:Pirandello - Maschere nude, Volume I - Verona, Mondadori, 1965.djvu/1140

1126 maschere nude


Palma (alla signorina Cei che sta per andarsene per l’uscio in fondo). Aspetti, Gina... Lei va via di qua ora stesso, è vero?

Signorina Cei. Se il signor commendatore non ha bisogno di me...

Lori. No, no, grazie... Per me...

Palma. Chi resta qui?

Signorina Cei. Ma... non so... C’è la donna di servizio...

Lori. Non importa... non importa... Senti, Palma...

Palma. Abbi pazienza, vorrei dare a Gina certi ordini.

Lori. Fai, fai...

Palma (alla signorina Cei). Lei sarà di ritorno prima della fine del mese?

Signorina Cei. Potrei, se vuole, anche prima...

Palma. No, no, basterà. Del resto, le scriverò...

Signorina Cei. Non dubiti che al suo arrivo sarà tutto pronto, come lei m’ha detto.

Palma. Quello stipetto, mi raccomando!

A Lori:

E penserai tu, poi, per gli ori della mamma.

Lori. Te li ho già messi da parte.

Signorina Cei. Verrò io a ritirarli, al mio ritorno.

Palma. Sta bene. E allora, a rivederla, Gina. Mi dia un bacio.

Signorina Cei. Buon viaggio! E le rinnovo tutti i miei auguri.

Palma. Grazie! Ma la saluterò ancora prima di partire.

La signorina Cei, via per l’uscio in fondo.

Lori. Non vorrei, Palma, che questo spiacevole incidente...

Palma. Ma no, basta, non ne parliamo piú!

Alludendo alla nonna:

È ancora di là?

Lori. Sí, credo...

Palma. Sarà ora d’andare...

Lori. Aspetta un momento... Devo dirti una cosa che mi sta a cuore sopra tutto.

Palma. Oh Dio mio, ma perché? Avrei capito prima! Ma ora?

Lori. No, ora, ora che te ne vai, figliuola mia...

Palma. Ma se non ce n’è piú bisogno, proprio!