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98 maschere nude


pirà, caro signore, che senza l’autore... - Io potrei indirizzarla a qualcuno...

Il padre. Ma no, guardi: sia lei!

Il capocomico. Io? Ma che dice?

Il padre. Sí, lei! lei! Perché no?

Il capocomico. Perché non ho mai fatto l’autore, io!

Il padre. E non potrebbe farlo adesso, scusi? Non ci vuol niente. Lo fanno tanti! Il suo compito è facilitato dal fatto che siamo qua, tutti, vivi davanti a lei.

Il capocomico. Ma non basta!

Il padre. Come non basta? Vedendoci vivere il nostro dramma...

Il capocomico. Già! Ma ci vorrà sempre qualcuno che lo scriva!

Il padre. No - che lo trascriva, se mai, avendolo cosí davanti - in azione - scena per scena. Basterà stendere in prima, appena appena, una traccia - e provare!

Il capocomico (risalendo, tentato, sul palcoscenico). Eh... quasi quasi, mi tenta... Cosí, per un giuoco... Si potrebbe veramente provare...

Il padre. Ma sí, signore! Vedrà che scene verranno fuori! Gliele posso segnar subito io!

Il capocomico. Mi tenta... mi tenta. Proviamo un po’... Venga qua con me nel mio camerino.

Rivolgendosi agli Attori:

— Loro restano per un momento in libertà; ma non s’allontanino di molto. Fra un quarto d’ora, venti minuti, siano di nuovo qua.

Al Padre:

Vediamo, tentiamo... Forse potrà venir fuori veramente qualcosa di straordinario...

Il padre. Ma senza dubbio! Sarà meglio, non crede? far venire anche loro.

Indicherà gli altri Personaggi.

Il capocomico. Sí, vengano, vengano!

S’avvierà; ma poi tornando a rivolgersi agli Attori: