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cosí è (se vi pare) | 1093 |
Il prefetto. Abbia pazienza. Vedrà che finiranno, appena sarà chiarito tutto. Ora stesso, guardi! Non ci vuol niente. Lei ha il mezzo piú semplice e piú sicuro di levare ogni dubbio a questi signori. Non a me, perché io non ne ho.
Ponza. Ma se non vogliono credermi in nessun modo!
Agazzi. Questo non è vero. — Quando lei venne qua, dopo la prima visita di sua suocera, a dichiararci ch’era pazza, noi tutti — con meraviglia, ma le abbiamo creduto.
Al Prefetto.
Il prefetto. — sí, sí, lo so, me l’hai detto,
Seguiterà volgendosi al Ponza:
Ponza. E chi?
Il prefetto. Ma la sua signora!
Ponza. Mia moglie?
Con forza, con sdegno:
Il prefetto. E perché no, scusi?
Ponza. Portare mia moglie qua a dare soddisfazione a chi non vuol credermi?
Il prefetto (pronto). A me! Scusi. Può aver difficoltà?
Ponza. Ma signor Prefetto... no! mia moglie, no! Lasciamo stare mia moglie! Si può ben credere a me!
Il prefetto. Eh no, guardi, comincia a parere anche a me, allora, che lei voglia far di tutto per non essere creduto!
Agazzi. Tanto piú che ha cercato anche d’impedire in tutti i