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sei personaggi in cerca d’autore | 95 |
voglio dire, di non esser tutti in quell’atto, e che dunque una atroce ingiustizia sarebbe giudicarci da quello solo, tenerci agganciati e sospesi, alla gogna, per una intera esistenza, come se questa fosse assommata tutta in quell’atto! Ora lei intende la perfidia di questa ragazza? M’ha sorpreso in un luogo, in un atto, dove e come non doveva conoscermi, come io non potevo essere per lei; e mi vuol dare una realtà, quale io non potevo mai aspettarmi che dovessi assumere per lei, in un momento fugace, vergognoso, della mia vita! Questo, questo, signore, io sento sopratutto. E vedrà che da questo il dramma acquisterà un grandissimo valore. Ma c’è poi la situazione degli altri! Quella sua...
indicherà il Figlio.
Il figlio (scrollandosi sdegnosamente). Ma lascia star me, ché io non c’entro!
Il padre. Come non c’entri?
Il figlio. Non c’entro, e non voglio entrarci, perché sai bene che non son fatto per figurare qua in mezzo a voi!
La figliastra. Gente volgare, noi! Lui, fino! Ma lei può vedere, signore, che tante volte io lo guardo per inchiodarlo col mio disprezzo, e tante volte egli abbassa gli occhi perché sa il male che m’ha fatto.
Il figlio (guardandola appena). Io?
La figliastra. Tu! tu! Lo devo a te, caro, il marciapiedi! a te!
Azione d’orrore degli Attori.
Il figlio (facendosi avanti lentamente). Hanno tutti buon giuoco, signore, una parte facile tutti contro di me. Ma lei s’immagini un figlio, a cui un bel giorno, mentre se ne sta