Pagina:Pirandello - Maschere nude, Volume I - Verona, Mondadori, 1965.djvu/1085


cosí è (se vi pare) 1071

Poi:

Non c’è piú dubbio! È lui!

Signora Cini. È lui, è vero? è lui?

Dina. Se si potesse impedire, prevenendo il babbo, quest’inganno alla povera signora!

Amalia. Già! L’abbiamo condotta di là! Mi par proprio di farle un tradimento!

Laudisi. Ma sí! Indegno, indegno. Avete ragione! Tanto piú che comincia a parermi evidente che dev’esser lei! lei di sicuro!

Amalia. Lei? Come! Che dici?

Laudisi. Lei, lei, lei.

Amalia. Ma va’ là!

Dina. Siamo ormai cosí certe del contrario, noi!

Signora Cini e Signora Nenni (gongolanti). Sí? sí, eh?

Laudisi. Ma appunto perché ne siete cosí certe vojaltre!

Dina. Andiamo, via, andiamo di là; non vedete che lo fa apposta?

Amalia. Andiamo, sí, andiamo, signore mie.

Davanti all’uscio a sinistra:

Favoriscano, prego.

Via la signora Cini, la signora Nenni, Amalia. Dina farà per uscire anche lei.

Laudisi (chiamandola a sé). Dina!

Dina. Non ti voglio dare ascolto! No! no!

Laudisi. Richiudi codesto uscio, se per te ormai la prova è inutile.

Dina. E il babbo? L’ha lasciato lui cosí aperto. Starà per venire con quell’altro. Se lo trovasse chiuso... Sai bene com’è, il babbo!

Laudisi. Ma lo persuaderete voi (tu, specialmente) che non c’era piú bisogno di tenerlo aperto. Non sei convinta tu?

Dina. Convintissima!

Laudisi (con un sorriso di sfida). E chiudilo allora!

Dina. Tu vorresti pigliarti il piacere di vedermi dubitare ancora. Non chiudo. Ma solo per il babbo.

Laudisi (c. s.). Vuoi che lo chiuda io?

Dina. Su la tua responsabilità!