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cosí è (se vi pare) 1067


SCENA QUARTA

Detto, la Signora Cini, la Signora Nenni.

Signora Cini. Permesso?

Laudisi. Avanti, avanti, signora.

Signora Cini. M’hanno detto che la signora non c’è. lo avevo portato con me la mia amica signora Nenni,

la presenterà: è una vecchia piú goffa e smorfiosa di lei, piena anch’essa di cupida curiosità, ma guardinga, sgomenta:

che aveva tanto desiderio di conoscere la signora

Laudisi (subito). — Frola?

Signora Cini. no, no: sua sorella!

Laudisi. Oh, verrà, sarà qui tra poco. Anche la signora Frola. S’accomodino, prego.

Le inviterà a sedere sul divanetto: poi introducendosi graziosamente a sedere tra loro due:

Permettono? Ci si può mettere seduti bene tutti e tre. C’è anche di là la signora Sirelli.

Signora Cini. Già, ce l’ha detto il cameriere.

Laudisi. Tutto concertato, sa? Ah, sarà una scena di quelle, ma di quelle! Tra poco, alle undici. Qua.

Signora Cini (stordita). Concertato, scusi, che cosa?

Laudisi (misterioso, prima col gesto, infrontando gl’indici delle mani; poi, con la voce). L’incontro.

Gesto d’ammirazione, poi:

Un’idea grande!

Signora Cini. Che... che incontro?

Laudisi. Dei due. Prima, lui entrerà qua.

Signora Cini. Il signor Ponza?

Laudisi. Sí; e lei sarà condotta là.

Indicherà il salotto.

Signora Cini. La signora Frola?

Laudisi. Sissignora.

Daccapo, prima con un gesto espressivo della mano, poi con la voce: