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1056 | maschere nude |
Agazzi. Ma via! Possibile?
Viva agitazione in tutti gli altri.
Signora Frola (subito, giungendo le mani). No, per carità, signori! Che credono? È solo questo tasto che non gli dev’esser toccato! Ma scusino, lascerei la mia figliuola sola con lui, se veramente fosse pazzo? No! E poi la prova lei può averla all’ufficio, signor Consigliere, dove adempie a tutti i suoi doveri come meglio non si potrebbe.
Agazzi. Ah, ma bisogna che lei ci spieghi, signora, e chiaramente, come stanno le cose! Possibile che suo genero sia venuto qua a inventarci tutta una storia?
Signora Frola. Sissignore, sí, ecco, spiegherò loro tutto! Ma bisogna compatirlo, signor Consigliere!
Agazzi. Ma come? Non è vero niente che la sua figliuola è morta?
Signora Frola (con orrore). Oh no! Dio liberi!
Agazzi (irritatissimo, gridando). Ma allora il pazzo è lui!
Signora Frola (supplichevole). No, no... guardi...
Sirelli (trionfante). Ma sí, perdio, dev’esser lui!
Signora Frola. No, guardino! guardino! Non è, non è pazzo! Mi lascino dire! — Lo hanno veduto: è cosí forte di complessione; violento... Sposando, fu preso da una vera frenesia d’amore. Rischiò di distruggere, quasi, la mia figliuola, ch’era delicatina. Per consiglio dei medici e di tutti i parenti, anche dei suoi (che ora, poverini, non sono piú!) gli si dovette sottrarre la moglie di nascosto, per chiuderla in una casa di salute. E allora lui, già un po’ alterato, naturalmente, a causa di quel suo... soverchio amore, non trovandosela piú in casa... — ah, signore mie, cadde in una disperazione furiosa; credette davvero che la moglie fosse morta; non volle sentir piú niente; si volle vestir di nero; fece tante pazzie; e non ci fu verso di smuoverlo piú da quest’idea. Tanto che, quando (dopo appena un anno) la mia figliuola già rimessa, rifiorita, gli fu ripresentata, disse di no, che non era piú lei: no, no; la guardava — non era piú lei. Ah, signore mie, che strazio! Le si accostava, pareva che la riconoscesse, e poi di nuovo no, no... E per fargliela riprendere, con l’ajuto degli amici, si dovette simulare un secondo matrimonio.