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L’ignota (di scatto). Ah no, lui no! non s’approfitterà di nulla lui! Del resto, vede? è lí smarrito piú di tutti...

Bruno (riscotendosi). Smarrito? Sbalordito dalla tracotanza di questo signore, che ha osato, sí — lui — approfittarsi...

L’ignota. Sta’ sicuro che non s’approfitterà neanche lui

guarda Salter:

né di me né di questa poverina.

Indica la Demente.

Salter. Io ho creduto mio obbligo —

L’ignota. — portarla qua —

Salter. — sí, per punir lei!

L’ignota (facendoglisi avanti). Punirmi?

Salter. Sí! Di quello che ha fatto! Io ho rischiato di morire per lei; e proprio in quello stesso momento, lei ha potuto venirsene qua, ingannando altri!

L’ignota. Io non ho ingannato nessuno!

Salter. Sí, sí, ha ingannato! ingannato!

Bruno (facendo per lanciarsi). Si provi ad asserirlo un’altra volta...

L’ignota (subito fermandolo). No calma, calma, tu!

Boffi. Provoca!

L’ignota. Basto io!

E volgendosi subito a Salter:

Con la mia «impostura», è vero? Ne ha dato le prove? — Come? cosí? — con questa cosa atroce che ha osato fare? — E lei

rivolgendosi al Dottore:

è il medico che s’è prestato?

Dottore. Prestato, sí — tanto piú, che s’è avuto motivo di supporre...

L’ignota. — ah sí — questo è vero! — che qua s’avesse interesse a non far nascere un dubbio, magari anche interessato... — V’assicuro che sono contenta che ci siate riusciti: il dubbio, difatti, è nato.

Zia Lena. Ma no!

Boffi (a un tempo). Quando?

Zio Salesio (c. s.). In chi? No!