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1008 | maschere nude |
Boffi (ansiosissimo, entrando). Dov’è Bruno? la signora?
La demente (ancora). Le-na...
Zia Lena (guardando tutti, sbalordita). Chiama me!
Salter. Lei è della famiglia? — Si chiama Lena?
Zia Lena. Sí — sono la zia...
Salter (al Dottore). Senti? senti? C’è una della famiglia che si chiama Lena! Un’altra prova! Un’altra prova! Ah, ora è certo! è certo! — Noi non lo sapevamo!
Màsperi (facendosi avanti). Che è certo?
Boffi. Ma non gli badate! Fa questo verso; l’ha fatto durante tutto il tragitto!
La demente. Le-na...
Barbara. Dice proprio Lena però!
Boffi. Ma non chiama nessuno! E ride sempre cosí...
Poi alludendo a Bruno e all’Ignota:
Ines. Oh Dio, sono pazzi?
Màsperi. Che significa? Perché hanno portato qua questa donna?
Boffi (sempre alludendo a Bruno e a l’Ignota). Possibile che se ne stiano su? Chiamateli, per favore!
Salter (a Boffi indicando gli altri). Questi signori sono altri parenti?
Boffi. Sí;
presentando Ines:
Salter. Ah, la sorella? Ma come! C’è anche una sorella? sorella di lei? — E dunque, ecco — subito, subito...
Ines. Chi è il signore?
Boffi. Lo scrittore Carl Salter.
Salter. La guardi dunque subito, signora: eccola!
Ines. Io? che dice? chi?
Boffi. Vuole ostinarsi a credere...
Salter (a Ines). Possibile che non le dica nulla?
Ines. No... che? Dio mio... che vuole che mi dica?
Boffi. — he sua sorella è questa!
Màsperi. Che?
Barbara. Questa?
Ines. Cia?