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come tu mi vuoi 1005


Zia Lena. Abbiate pazienza! Vorrà prima quietarsi... V’ho detto che...

Bruno. Ma dovrebbe pur pensare, che tra poco, qua...

Si frena; e, subito, a zia Lena:

Lena, fammi il piacere, ritorna su e dille a mio nome cosí, che si ricordi bene dove e perché è andato Boffi. Bisogna che si trovi qui! La si è aspettata già troppo! C’è un limite...

Zia Lena. Vado, vado, sí...

Si avvia alla scala.

Ines. Anche per vedere come sta...

Zia Lena. Sí, sí.

Via su per la scala.

Ines. Perché, se proprio per questa sera non si sentisse...

Barbara. Ecco, noi ce n’andremmo!

Pausa.

Màsperi. Mi dispiace che una questione per noi finita subito, alla notizia del suo arrivo, abbia potuto ora cagionare una questione tra voi due...

Bruno. E c’è altro... c’è altro, per cui... — no, sai? ogni questione tra noi non è forse finita...

Màsperi. Altro? che?

Bruno. Lei

fa cenno su:

lo sa bene che! — E non dovrebbe ora lasciarmi cosí!

Passeggia ancora; poi dice:

Vi prego di scusarmi... Sono in uno stato d’animo... Ah Dio! Avessi potuto immaginare una cosa simile... — Non voler stare ai fatti... — facile! Bisogna starci, se avvengono, se si provocano... Debbo anche rispondere di quelli che non ho provocati io?

Si vede ridiscendere la zia Lena.

Ines. Ecco qua Lena di nuovo —

Barbara. — sola!