tanto piú, se lei stessa a voi due — come dite — ha ora manifestato chiaramente che
a Ines:
contro te non ha nulla... Ecco: se ha voluto levar di mezzo lei stessa — cosí — quella scusa
suda, si agita:
io non so! —
Breve pausa poi scatta:
Mi secca che in questo momento debba aver l’aria di scusarmi io, in faccia a voi...
Passeggia.
Sospetta di me... Come se non fossi rimasto io solo, tra voi tutti, a credere che lei non fosse morta! cosí sicuro, che non badai perdio! a spendere quello che spesi per rifarle qua tutto! — Mi dite perché lo feci? Non sarei stato un pazzo a farlo, col bel resultato di vedermi levare poi tutto da voi? — E allora, si sa, ci ho messo un certo puntiglio, può essere nata in me una picca, non lo nego! mi pare, dopo tutto, naturale... E son corso, appena saputo, non m’è parso vero... Ho dovuto combattere... difendere (non è un delitto!) i miei interessi, oltre che il mio sentimento...
Avverte a questo punto egli stesso che sta parlando come per trovare a se stesso un modo per giustificarsi e non può fare a meno di confessare:
È una cosa... una cosa che veramente sconcerta... quando è nato un sospetto... tutto ciò che prima s’è fatto senza badarci... si resta male a pensare che... davvero ora... alla luce di quel sospetto... possa apparire...
Con ira guardando verso la scala:
Ma che fa, ancora?
Ines. Eh — perché, se non vuole scendere...
Barbara. — mi pare inutile che stiamo qua ancora ad aspettarla!