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1000 | maschere nude |
Questa mezz’ora d’attesa pare quasi quasi piú lunga, ormai, dei quattro mesi che ha fatto passare prima di accordar quella visita, che avrebbe dovuto avvenir subito.
Questa protratta attesa deve far quadro, al levarsi della tela. Alla fine discende dalla scala la zia Lena.
Bruno. Che fa, insomma? T’ha detto che scende?
Zia Lena. Sí, ha detto «Vengo» ma... —
Bruno. — ma? —
Zia Lena. — ...era lí tra i suoi abiti... ha aperto i bauli...
Bruno (stordito). — i bauli? —
Zia Lena. — forse per cercare... o per riporre, io non so... Pausa.
Ines. Non vorrà... dico, partire?
Bruno. Ma no, che partire?
A Lena:
Poi, agli altri:
Zia Lena. E s’è cambiata! (Stava cosí bene com’era!)
Bruno. E allora?
Zia Lena. Che vuoi che ti dica! È tutta accesa in volto... nervosa... M’ha quasi spinto fuori dell’uscio: «Va’ giú, va’ giú! Di’ che ora vengo...»
Zio Salesio. E dunque verrà!
Pausa.
Barbara (appressandosi alla loggia). Come si vede bene di qua tutta la campagna... quei lumi...
Màsperi (andando a guardare anche lui). Sí, la serata è poi tosí tranquilla... Mah...
Pausa.
Bruno (a Lena, piano). Com’era?
Zia Lena. Giurerei che ha pianto...
Zio Salesio. Certo è molto turbata! Si spiega: l’idea di rivedere...
Màsperi. Eh no, — eh no — chiedo scusa, quand’è cosí —