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986 maschere nude


L’ignota. Tutto contro di me? E chi sa che altro! eh, chi sa che altro, della mia vita là... Sapranno tutto! Il Boffi...

Zio Salesio. No, ah lui no, lui — no guarda che lui anzi —

Zia Lena. — t’ha sempre difesa, sempre — mi consta!

L’ignota. Ma dove mi trovò... ciò che facevo... l’avrà pur detto! Piú si sarà represso per non dire, e piú con gli occhi, coi gesti, con quel suo tic, avrà lasciato intendere, chi sa che cose... Avranno chiesto informazioni... Che ho fatto la ballerina... questo si sa? si dice?

Zia Lena. Infamie!

L’ignota. No, che infamie, Lena — è vero — è vero la ballerina... e peggio! Tutto quello che ho fatto tu non te lo puoi neppure immaginare. La ballerina, anzi, titolo d’onore — sí, perché le inventavo io le mie danze, e anche le musiche e i costumi... No: peggio! peggio!

Zia Lena. E... lui, lo sa?

L’ignota. Bruno? Altroché! Anche di questo «peggio» saranno informati, non è vero? Eh su, zio Salesio, di’, di’! Si sa? si dice?

Zio Salesio. Ne dicono tante.

L’ignota. E diranno anche allora che lui è passato sopra a tutto perché gli servivo qua?

Zia Lena. No! No!

L’ignota. Zitta tu!

Zia Lena. Chi vuoi che l’abbia mai detto! Nemmeno pensato!

L’ignota. Io, intanto, lo sto pensando... Di’ la verità, zio Salesio — lo dicono?

Zio Salesio. Sí... lo dicono.

L’ignota (a Lena). Lo vedi?

Zia Lena. Chi l’ha detto?

Zio Salesio. Chi sia, l’ha detto...

L’ignota. Posso, posso bene figurarmi i sospetti che si fanno sul mio e sul suo conto. Ah, tutto insudiciato, ora, tutto insudiciato da questo intrico sporco d’interessi...

Zia Lena. Non ne ha colpa Bruno...

L’ignota. Dico, di come appare ora a me, tutto, se posso pensare che lo fece...

Si ode da sinistra, sulla ghiaja del giardino, lo strisciare delle gomme di un’automobile.