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AL ILLUSTRISS. SIGNOR

ET

PADRON MIO COLENDISS.

IL SIGNOR

DON CARLO GRIMALDO.


I

llustrissimo Signore, mi parerebbe di far torto à V.S. Illustrissima, se mandando io in luce questa poca racolta d’alcuni Palazzi più famosi della bellissima città di Genova sua patria, ciò non facessi sotto il Titolo i Padrocinio di V.S. Illustrissima, ch’è tanto universale e curiosa d’ogni sorte de virtù e scienza, ch’à punto pare ch’ella habbia una capacità d’ingegno tanto felice che lei sola possa intendere, quanto tutti gli altri bei spiriti insieme. I perciò la supplico, sia servita d’agradire questa mia divotione verso lei, et di dare mediante il favor suo qualque reputatione à questa operetta: la quale ancor che minima, ha però questo à proposito ch’ella tratta di cose concernenti à l’honor della sua Patria; et farà fede al mondo della singolar affettion mia verso di quella. Alla qual in genere, sì come à V.S. Illustrissima in particolare, mi professo per sempre

D’Anversa, alli 29. di Maggio, 1622.

Humilissimo servitore
     Pietro Paolo Rubens.