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— Peste! lo tradiresti di già, per consacrargli un simile elogio da epitaffio al Père Lachaise?

— Mi pento di esser venuta. Oh! sì: dovevo pur saperlo che gli uomini come voi non perdonano mai.

— E perchè no... quando sprezzano l’offesa?

— Io sovverrommi mai sempre di ciò che ero, e di ciò che avete fatto per me. La gitanella di Nicastro aveva la sua piccola volontà; ma ella aveva altresì del cuore.

— Per chi, dunque?

Regina guardò a sua volta fissamente il dottore e rispose:

— Per quelli che l’ànno amata.

— In questo caso, io conosco mica male di deseredati. Ma passiam oltre. Adesso la gitanella in questione si annoia.

— Un pochino.

— Ella trova il tempo lungo, l’esistenza vuota, le serate monotone e scure. Ella è sola nel mezzo della folla, vedova al focolaio domestico. Ella si trova fuori di classe, fuori dell’orbita sua naturale...

— Voi credete?

— La giovinetta cotanto festeggiata nel mondo, si tedia, giovane donna più che giammai. La giovinetta sì elegante, sì scintillante di gusto e di semplicità, si trova, giovane sposa senza diamanti, senza carrozza, senza una falange di lacchè... attrice riboccante di brio e di spirito, in tutta la potenza dei suoi mezzi, ma senza teatro, senza pubblico.

— Voi esagerate, dottore.

— La fanciulla aveva vaneggiato di un Dio che doveva trasfigurare la giovane sposa. Ella à visto quel Dio trasformarsi egli stesso in una creatura fastidiosa, silenziosa, distratta, che beve, mangia, dorme, e carezza sua moglie — quando la carezza — come l’ultimo dei facchini dell’Auvergne.

— Eh, Dio mio! l’è la storia di chicchessia — sclamò Regina sospirando — l’è la storia della donna e del matrimonio. Perchè me ne lagnerei, io?

— E chi dice che tu te ne lagni? Io constato la situazione del tuo spirito.

— Ebbene. Quando ciò fosse? Io avrei torto: ecco tutto.

— Ma, è fuori dubbio che tu ài torto. Il realizzamento di queste visioni non può esser permesso che alle donzelle dell’Opera... o alle mogli dei milionarii. La moglie di uno scrittore deve fare i conti con la sua cuoca — quando ne