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re, che sendole tanto ubligato, quant'io le sono per le molte cortesie, et amorevolezza, ch'ella ha verso di me in ogni tempo usata, ne potendole per la picciol fortuna mia segno alcuno di grato animo dimostrare, col dedicarle la presente mia fatica farò si, ch'ella si accerterà almeno, che, poscia che la gratitudine dell'animo io non le posso altrimenti far palese, conosco d'esserle tenuto, et ubligato dal dovero. restami dunque di riverentemente supplicarla à degnarsi di accettare il picciol mio dono con quell'animo, con che io gliel fo. in riconoscenza di che, et di molte altre cortesie ancora, che da lei ho in diversi tempi ricevute, tutto che debole soggetto io mi conosca, prometto a V. clarissima Signoria, et in questa città, et in qualunque altra parte del mon-