Pagina:Peregrinaggio di tre giovani figliuoli del re di Serendippo.djvu/83

gnava, capitò, et quivi da lui dello stato suo interrogata, gli rispose, che era una povera forastiera, che padrone in que' contorni giva cercando. onde mosso il contadino à compassione, vedendo la giovane, che di bellissimo aspetto era, volontieri la ricevette, et ogni giorno per le molte virtu, ch'in lei scorgeva, maggiormente amandola, l'accetto per figliuola, et andando colla simia in que' villagi guadagnando il vivere, colla brigata sua lei insieme amorevolmente nutriva. hor' essendo non molto tempo da poi il Re nella citta reale ritornato, intesso dal consigliere, che all'ordine di lui havea intiera essecutione data, sendosi del gia del fiero suo commandamento grandemente pentito, misera, et dolente vita passava: ne guari stette, che perciò da una grave infermita soprapreso, alla quale rimedio alcuno non si potea ritrovare, in lui d'inevitabil morte manifestissimi segni si scorgevano. il che ne'villagi alla citta vicini divolgatosi, all'orrecchie della Reina, ch'in casa del contadino si ritrovava, pervenne. la quale conoscendo ciò tutto al Re suo marito, quale grandemente amava, per cagion sua avenire, s'imagino di voler ella alcun rimedio ritrovargli. et fatto al contadino intendere, che volea essa il Re guarire, et in cotal guisa far à lui gran somma di danari guadagnare, Girete, dissegli, alla corte, et farete à baroni di lui intendere, che, tutto che al mal suo non si sia fino ad hora potuto alcuno rimedio ritrovare, voi di certezza nel primiero stato di